Alimentare la cultura dellʼodio è un gioco al massacro opportunista

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Il contributo di Gianfranco Cattai, presidente FOCSIV, pubblicato oggi su Avvenire, pag. 2
#SilviaLibera

Caro direttore,
sono veramente amareggiato e molto preoccupato. Dare il bentornato a
Silvia Romano in questo modo clamoroso e polemico è da assurdo. Quasi
quasi, la sua possibile conversione svaluta la sua liberazione. Ai soloni che pontificano
strumentalizzando i fatti mi verrebbe solo da dire di ascoltare almeno
Domenico Quirico, un giornalista che ha vissuto sulla sua pelle il rapimento
e che ha saggiamente invitato a dare tempo al tempo, a rispettare i momenti
del “rientro”, a non strumentalizzare le prime sensazioni. Difficile anche
solo immaginare quello che ha sofferto. Difficile pensare alle condizioni
fisiche, psicologiche e spirituali reali di Silvia.
Conosco la Somalia per esserci stato per quattro anni, impegnato in un programma
del Governo italiano per il rientro dei rifugiati dell’Ogaden. Un Paese
in cui si intrecciano da sempre interessi internazionali anche soltanto grazie
alla sua posizione geografica strategica. Per fortuna non ho conosciuto la
ferocia di al-Shabaab, ma alcuni amici somali me l’hanno raccontata. Cogliere
questa occasione per aumentare la cultura dell’odio, la diffidenza nei confronti
di chi si adopera per la solidarietà internazionale, la cooperazione, il volontariato
è un gioco al massacro a fini opportunistici. È un modo irresponsabile
per far confondere agli occhi di tutti noi natura e valore dell’islam rispetto
al terrorismo islamico.
Per giovedì 14 maggio, dopodomani, papa Francesco ha invitato a partecipare
a una giornata di preghiera e di digiuno che fa seguito al Documento
firmato il 4 febbraio 2019 ad Abu Dhabi con il grande imam di al-
Azhar Ahmad al-Tayyeb. Insieme, nel tempo della pandemia, per testimoniare
la propria fede e l’appartenenza all’unica famiglia umana. Insieme,
nell’impegno di tradurre la vita dello spirito in attenzione concreta al
prossimo, in gesti di misericordia.
Non so nulla della possibile conversione di Silvia, ma mi disgusta che molti
approfittino della situazione per metterci l’uno contro l’altro. Un certo giornalismo
e una certa politica non sono certo al servizio dell’informazione al
cittadino e della ricerca della verità! Attenzione, però, che seminare disorientamento
e acredine non ci aiuterà certo a costruire ripartenza su nuove basi
del nostro Paese o a creare maggiore solidarietà in Europa e nel mondo.

 

Gianfranco Cattai
presidente nazionale Focsiv