PER UNA CULTURA DELL’INCONTRO Itinerari di Retinopera (2018-2021)

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1. “ Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale”. (ACLI)
Obiettivo programmatico:
Presentazione di un progetto da poter illustrare durante uno o più eventi/incontri. Impegni
e iniziative a partire dagli esiti della settimana sociale di Cagliari. Partendo dalle
conclusioni della settimana sociale ed in particolare dalla raccolta dei “casi” si procederà
alla continuazione della costruzione di una graduatoria (rating) di soggetti economico-
imprenditoriali che ispirano la propria azione imprenditoriale e organizzazione ai principi
della responsabilità sociale, al rispetto dei diritti umani e della giustizia sociale, alla
sostenibilità ambientale e alla valorizzazione dei territori e delle culture locali. Cultura
dell’incontro significa innescare dinamiche virtuose consumatori critici- imprese
responsabili e anche in questo modo favorire una prima riflessione di Retinopera sulle
problematiche del lavoro e del territorio.
Tempi e strumenti
Si prevede almeno un primo evento a tema entro la fine del triennio.
Proposte pervenute e tempi di realizzazione:
Proposta di SEMINARIO organizzato dalle ACLI: Decidere impostazione e data
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2 Per una nuova ecologia integrale. (FOCSIV- ICRA)
Obiettivo programmatico:
L’obiettivo di Retinopera potrà essere quello di raccogliere buone pratiche nel campo della
gestione sostenibile dei territori, delle imprese sociali che lavorano per un’economia
circolare e della cultura dell’impegno “locale”, per l’ambiente che passa attraverso
l’esercizio di una responsabilità condivisa , l’attivazione di dinamiche virtuose cittadini-beni
comuni a livello locale nella piena consapevolezza del carattere globale delle questioni. Si
progetterà un modulo formativo che potrebbe essere gestito autonomamente sui territori
anche con l’impiego della Guida per comunità e parrocchie ecologiche
Tempi e strumenti
Si prevede almeno un primo evento a tema entro la fine del triennio.
– Guida per Comunità e Parrocchie ecologiche;
Proposte pervenute e tempi di realizzazione:
1. Aggiornamento e pubblicazione della seconda edizione della ”Guida per Comunità e Parrocchie
sull’ecologia integrale”.
Condivisione tra i soci di RETINOPERA dell’indice e dei contenuti – con il contributo ed il
patrocinio di RETINOPERA (VEDI ALLEGATO 3 AL CD DEL 12.12.2019)

3 I Migranti: fenomeno globale, integrazione possibile. (S. EGIDIO – MASCI)
Obiettivo programmatico:

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L’argomento è primario e di forte attualità. Appare fondamentale una diversa e alternativa
informazione sull’accoglienza e sull’integrazione, sui germi di una nuova convivenza
sociale. Si dovranno valorizzare le forme del diritto a migrare nelle modalità rispettose dei
diritti e contemporaneamente anche quelle del diritto a restare nel proprio paese. Nel
contempo bisognerà operare affinché la nostra comunità “non si lasci contagiare
dall’indifferenza e dal rifiuto”.
Tempistica e strumenti
Si prevede almeno un primo evento a tema entro la fine del triennio.
– Percorsi di narrazione, divulgazione e diffusione, anche tramite social media
– Forum ricorrente/ fonte di dialogo
Proposte pervenute e tempi di realizzazione:
La presentazione si divide in 5 punti:
1) Avviare un percorso di narrazione degli aspetti positivi dell’immigrazione, delle pratiche di
accoglienza, l’integrazione lavorativa e sociale, dello scambio culturale e del contributo
all’economia italiana.
Decidere tempi e metodo di lavoro
2) Approfondimento e divulgazione dei messaggi sui migranti e sulle migrazioni del magistero di
Papa Francesco, trattati in particolare nella giornata mondiale della pace del 2018 con le famose
parole d’ordine “accogliere, proteggere promuovere e integrare”.
Decidere tempi e metodo di lavoro.
3) Fungere da cassa di risonanza del progetto Media Vox, in quanto il progetto ha tra i temi
principali l’odio in rete, che pone le basi nella xenofobia e nella comunicazione negativa.
Predisposizione degli hashtag …. Chi? Fare calendario minimo di uscite.
4) valorizzare la testimonianza delle comunità dei migranti presenti in Italia, per mettere in luce le
ragioni profonde dei flussi, le difficoltà ed i drammi del viaggio, i problemi della accoglienza e
della integrazione
Decidere modalità e tempi di realizzazione.

(VEDI ALLEGATO 4 AL CD DEL 12.12.2019)

4 Politica, società, bene comune, corpi intermedi. L’Italia ci sta a cuore. (UNEBA –
FONDAZIONE TONIOLO)
Obiettivo programmatico:
Lo sviluppo autentico è profondamente spirituale: in che modo oggi i cattolici possono
costituire una risorsa per un recupero in senso etico della democrazia e delle istituzioni?
Potrebbe essere l’oggetto di un lavoro comune delle componenti di Retinopera per
recuperare un’Agenda per il Paese anche muovendo dal percorso svolto, riuscendo a
mettere insieme attenzione alle urgenze del momento e capacità di elaborazione di impegni
e visioni di lungo periodo per il bene del nostro Paese.
Tempistica e strumenti
Si prevede almeno un primo evento a tema entro la fine del triennio. “ La Società – rivista
scientifica di dottrina sociale della Chiesa”

Proposte pervenute e tempi di realizzazione:
Rivista “La Società – rivista scientifica di dottrina sociale della Chiesa” offerta come uno strumento
formativo per raccogliere esperienze e segnalazioni di molte Reti impegnate sui temi della
cittadinanza attiva (Politica Bene comune, Corpi Intermedi ecc)
Costruzione Indice, definizione della regia e tempi di realizzazione del numero.

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5 Comunicazione nell’era digitale.
La storia recente del nostro paese testimonia che i luoghi in cui si formano consensi ed
opinione pubblica sono cambiati. Un tempo le parrocchie, le famiglie e le sezioni di partito
intermediavano contenuti e valori per la stragrande maggioranza della popolazione. Oggi i
social sono diventati le moderne “arene virtuali” nelle quali gran parte di contenuti ed idee,
valori e (dis)valori circolano, in un contesto naturalmente meno favorevole al dialogo e allo
sviluppo di relazioni umane integrali. Come cristiani non possiamo però rifiutare la sfida solo
perché essa si svolge in un luogo che non ha tutte le caratteristiche ideali che
desidereremmo, ma i “social” sono uno dei luoghi nei quali dobbiamo incontrare gli uomini
del nostro tempo e per farlo dobbiamo diventare comunicatori più efficaci. Nella rete lo
sfogo, la rabbia, l’inventiva hanno bisogno di essere controbilanciati da dialoghi, inviti alla
riflessione, empatia e trasmissione di contenuti e di testimonianze positive, e per fare questo
tutti gli uomini di buona volontà sono convocati! La programmazione prevede un seminario di
avvio del percorso che vedrà successivamente coinvolti i membri di Retinopera in modo
progressivo.
Attività svolte/in corso:
Il progetto prevede le seguenti fasi:
1) Incontro con esperti
ATTIVITA’ SVOLTA: Seminario sulla Comunicazione nell’Era Digitale: “NON SI ACCENDE
UNA LAMPADA PER METTERLA SOTTO IL MOGGIO” che si è svolto 01 OTTOBRE 2018 – c/o
Sala Pio XI Piazza San Calisto 16 – ROMA è che la storia recente del nostro paese testimonia
che i luoghi in cui si formano consensi ed opinione pubblica sono cambiati. Un tempo le
parrocchie, le famiglie e le sezioni di partito intermediavano contenuti e valori per la stragrande
maggioranza della popolazione. Oggi i social sono diventati le moderne “arene virtuali” nelle quali
gran parte di contenuti ed idee, valori e (dis)valori circolano, in un contesto naturalmente meno
favorevole al dialogo e allo sviluppo di relazioni umane integrali.
Come cristiani non possiamo però rifiutare la sfida solo perché essa si svolge in un luogo che non
ha tutte le caratteristiche ideali che desidereremmo, ma i “social” sono uno dei luoghi nei quali
dobbiamo incontrare gli uomini del nostro tempo e per farlo dobbiamo diventare comunicatori più
efficaci. Nella rete lo sfogo, la rabbia, l’inventiva hanno bisogno di essere controbilanciati da
dialoghi, inviti alla riflessione, empatia e trasmissione di contenuti e di testimonianze positive, e per
fare questo tutti gli uomini di buona volontà sono convocati.
Hanno animato la tavola rotonda che è stata di alto livello e coordinata da Leonardo Becchetti:
Bruno Mastroianni, giornalista e social media manager, Antonio Spadaro, direttore della rivista La
Civiltà Cattolica, Gigio Rancilio social manager AVVENIRE, Luciano Regolo con-direttore
FAMIGLIA CRISTIANA, Mauro Monti capo ufficio web TV2000, Pierino Martinelli direttore
UNIMONDO. Hanno partecipato a questo incontro i rappresentanti del Coordinamento con la
presenza di quanti sono stati impegnati nella comunicazione all’interno delle nostre realtà.

Gli atti del seminario sono stati raccolti in un “QUADERNO” per essere di nuovo strumento di
formazione ed informazione. Riportiamo in sintesi 10 punti rielaborati da Michele Tridente vice
Presidente dellAC per meglio fissare i contenuti di tale evento:
1. Considerare l’ambiente digitale come ambiente reale (Padre Spadaro)
La rete digitale è un vero e proprio luogo di relazione e conoscenza, da vivere come parte della
realtà quotidiana, da rispettare con le sue regole morali e nel quale ci si può esprimere come se
stessi. Bisogna tenere a mente che al centro sta la persona, senza la quale non esiste
condivisione, e quindi relazione.
2. Adattarsi ai social (Mauro Monti)
Ogni social esprime caratteristiche diverse, da assimilare per poterlo utilizzare: bisogna
mantenersi aggiornati e adattarsi alle regole proposte, per poter comunicare in maniera
efficace senza perdere di vista l’interazione con chi ne leggerà i contenuti.
3. Mantenere uno stile adatto al linguaggio dei social (Gigio Rancilio)

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Per adeguarsi al nuovo linguaggio portato dai social non è necessario imporsi sugli altri,
ma mantenere uno stile comunicativo adeguato al pensiero che si vuole esprimere, pur
adattandolo all’immediatezza delle piattaforme.
4. Generare relazione attraverso i contenuti (Padre Spadaro)
Per le nuove generazioni i contenuti sono la base di interazione da cui scaturisce la relazione, ma
se questi non sono significativi l’informazione che contengono diventa vuota. Anche
l’annuncio della Parola è un contenuto informativo, che è significativo se crea dialogo e quindi
incontro.
5. Educarsi all’interconnessione (Bruno Mastroianni)
La nostra immagine assume una dimensione pubblica perché siamo tutti interconnessi, e
per questo dobbiamo prendere in considerazione la dimensione relazionale, educandoci al fatto
che l’essere connessi sempre ci rende capaci di dare significato alle relazioni che stabiliamo
online.
6. Costruire una rete di relazioni e significati (Bruno Mastroianni)
“L’individuo all’interno della rete, se immette dei significati in queste relazioni, modifica la
struttura della rete.” Se ognuno inserisce in rete ciò che è e in cui crede, può creare relazioni di
connessione autentiche.
7. Interagire con la diversità (Bruno Mastroianni)
L’interconnessione che sperimentiamo sui social rende tutti vicini, molto spesso scegliendo
di circondarsi solo di chi ha opinioni come le nostre e rifiutando chi ne ha diverse. Possiamo
invece essere generatori di relazioni umane, incrementandole sulle piattaforme social anche
con chi esprime pensieri diversi, per dare spazio a tutti e non creare “comunità inclusive”.
8. Esercitare una responsabilità civile sui social (Mauro Monti)
La piazza dei social è sempre più gremita da commenti impietosi che non tengono conto
della persona dietro lo schermo o la tastiera. Si può, però, agire una responsabilità a livello
personale, decidendo cosa e come condividere, comunitario, mettendosi a disposizione,
e lavorativo, scegliendo di essere credibili anche dovendo rinunciare a qualche commento di
approvazione.
9. Utilizzare le capacità della comunicazione digitale (Luciano Regolo)
Operare un’adeguata comunicazione sui social può stimolare pensieri profondi che generano un
dialogo, e questo si verifica attraverso una forma di discernimento a doppio senso, di chi sceglie di
fornire un’informazione digitale vera e di chi ne usufruisce facendo verifiche e confronti.
10. Incoraggiare la comunicazione ecologica (Piero Martinelli)
È importante offrire dei contenuti coerenti con l’idea che si vuole esprimere, rispettando i
destinatari della comunicazione digitale. In questo modo, anche le critiche possono
diventare motori di discussione, utili a fare un passo in avanti e rendendo proficua la relazione
comunicativa.

2) Adeguamento strumenti informativi – riorganizzazione della sede
Viene data struttura alla sede nazionale, con l’acquisto degli armadi, con la dotazione alcuni
strumenti informativi come un PC portatile, un CELL con scheda SIM, una macchina fotografica, e
viene riorganizzato e sistemato l’ufficio che orami era stato adibito ad una sorta di magazzino. Il
tutto rivolto a dare maggior valenza e fulcro alla segreteria nazionale anche per una migliore
qualità comunicativa alla RETE.
3) Rifacimento Sito:
Viene cambiata la piattaforma per un adeguamento ai tempi, vengono importati tutti i dati dallo
storico, data una miglior visibilità al sito.
4) Progetto Media VOX
Retinopera è stata da supporto e poi di accompagnamento al progetto Media Vox per aggregare
organismi, associazioni, comunità e realtà che vogliano contrastare il “discorso d’odio” sui social.
Scopo del progetto è proprio quello di attivare e attirare iniziative e produzione di contenuti di
informazione e conoscenza con l’obiettivo del bene comune e di generare buona socialità
rendendo visibili e facendo emergere narrazioni etiche ed esperienziali che oggi sembrano
minoritarie.
Il 27 e 28 giugno 2019 a Roma nella sede CEI si è tenuto un incontro per analizzare i problemi e
trovare soluzioni rispetto a questa tematica. Obiettivo è stato quello di creare una rete online per
potenziare e rafforzare una narrazione che risponde ad obiettivi di inclusione, impegno morale,

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senso del “noi”, difesa delle vittime, coscienza dell’interdipendenza, partecipazione,
riconoscimento/rispetto.
Hanno partecipato oltre ad alcuni rappresentanti della comunicazione social di RETINOPERA
anche alcune Parrocchie e Diocesi, nonché alcuni rappresentanti dei media cattolici (Avvenire,
Famiglia Cristiana, TV 2000) e dell’Università Auxilium .
Il coordinamento dell’incontro è stata opera del gruppo di ricerca dell’Università Cattolica di Milano-
Brescia in collaborazione con tutti i nodi della rete. Alla fine è stato creato un gruppo Facebook
chiuso coordinato dai ricercatori dell’Università e a cui partecipano i referenti delle associazioni
attualmente attive.
Il progetto si è avviato da poco con questa modalità: il gruppo dei ricercatori (nella persona di
Michele Kettmajer) condivide sul gruppo una immagine e un breve testo su un tema / spunto
positivo (es. l’anniversario di San Francesco e il suo legame con la questione ambientale attuale e
la Laudato si) corredato da hashtag e invita tutti i membri a ripubblicare sui propri canali social lo
stesso giorno quell’immagine con quegli hashtag adattando il testo al proprio linguaggio e stile
specifici.
Al fine di accrescere la portata di diffusione della comunicazione (e quindi massimizzare il
successo dell’iniziativa) è necessario che gli associati a RETINOPERA sempre più si facciano
strumento, per tramite dei propri incaricati alla comunicazione, di veicolare quanto summenzionato.
Proposte ulteriori e tempi di realizzazione:
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6 Percorso sull’Europa che vogliamo.
In preparazione alle elezioni europee del 2019 si è ritenuto importante programmare un seminario
sull’Europa che vogliamo che dovrà essere preparato da un gruppo di lavoro. Si è convenuto che la
comunicazione al grande pubblico dovrà basarsi su elementi essenziali condivisi dall’insieme dei
soggetti di Retinopera
Attività svolte/in corso:
ATTIVITA’ SVOLTA: Venerdì 8 Febbraio 2019 a Roma nella Sala dei Mosaici dell'Ufficio in Italia
del Parlamento Europeo, in Via IV Novembre 149, si è tenuto l'evento “I 6 punti dell'Europa che
vogliamo”, organizzato da RETINOPERA in cui è stato presentato alla sede in Italia del Parlamento
europeo il documento sottoscritto dalle realtà aderenti alla rete.

L'iniziativa nasce dal confronto sul tema “L'Europa che vogliamo” tenutasi all'interno della rete. Una
sollecitazione rivolta al nostro Paese ben consapevoli di come in Europa ci sia una crisi sistemica
che prima che economica è spirituale, dunque antropologica e sociale. Una crisi che investe, oltre i
singoli paesi ed i diversi popoli, anche l'intero Continente europeo come Comunità di nazioni, alle cui
fondamento rimangono le radici cristiane
Tuttavia rimangono delle criticità che si stanno storicizzando: il contrasto tra i grandi benefici
materiali, sociali, ecologici e politici ottenuti fini ad oggi, da un lato, e le forme di esclusione, povertà,
disuguaglianza e perdita di fiducia, dall'altro; una frattura tra chi crede ancora nell'esistenza di un
comune progetto europeo, da un lato, e chi sente le istituzioni europee sempre più lontane, dall'altro.
Da qui i 6 punti nodali elaborati nel documento sottoscritto da tutti i partecipanti la RETE che in intesi
riportiamo volti ad un sviluppo positivo dell'Europa che vogliamo.
1. Un’Europa democratica e partecipativa – con la seguente raccomandazione:
Raccomandiamo a noi stessi ed alla società italiana tutta di impegnarsi a promuovere la
partecipazione, la corretta informazione, la valorizzazione e dei corpi intermedi e dello spirito di
sussidiarietà a tutti i livelli, a cominciare dal ruolo della famiglia.
2.Un’Europa solidale e accogliente – con la seguente raccomandazione: Raccomandiamo a
noi stessi ed alla società italiana tutta la pratica della solidarietà e del rispetto dei diritti umani, la
ricerca di una politica comune ordinaria verso migranti e rifugiati fondata sull’accoglienza e su su
unauna efficace integrazione efficace integrazione –– prendendo esempio anche da esperienze
positive prendendo esempio anche da esperienze positive dell’Unione1 come i corridoi umanitari
–,, nonché il rafforzamento del Pilastro Sociale dell’Unione nonché il rafforzamento del Pilastro
Sociale, da , da trasformare in un vero e proprio Social Compact che vincoli gli stati al pari del

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Fiscal Compact al Compact (che oggi impone loro diverse clausole quali il rapporto deficit/Pil e il
pareggio di bilancio) e che sia promosso e difeso nelle politiche estere dell’UE.
3.Un’Europa del valore umano del lavoro e del lavoro per tutti – con la seguente
raccomandazione: Raccomandiamo a noi stessi ed alla società italiana tutta la adozione dei
valori umani del lavoro quale criterio fondamentale dello sviluppo occupazionale, e l’impegno per
la centralità della persona nei processi produttivi, nelle finalità dell’economia e nelle modalità di
gestione delle organizzazioni produttive, di quelle sindacali e delle istituzioni di riferimento.
4.Un’Europa della promozione della cultura, della scienza e dell’arte – con la seguente
raccomandazione: Raccomandiamo a noi stessi ed alla società italiana tutta di valorizzare i
diversi patrimonisociali e culturali dei popoli che la compongono; di educare i giovani a operare
concretamente in forma congiunta per costruire una Europa dell’ambiente, della cultura e della
scienza; di fissare quote percentuali di prodotto interno per investimenti nella ricerca,
nell’istruzione e nelle infrastrutture.
5.Un’Europa dello sviluppo sostenibile e dell’economia integrale – con la seguente
raccomandazione: Raccomandiamo a noi stessi ed alla società italiana tutta di lavorare per lo
sviluppo di una governance istituzionale dei sistemi finanziari, che ridia alla finanza il ruolo di
“strumento” al servizio dell’uomo e di promuovere un serio contrasto alla esclusione sociale e
materiale, per l’uso responsabile delle risorse del pianeta e per l’ecologia integrale.
6.Un’Europa del Terzo Settore e dell’associazionismo e della gratuità – con la seguente
raccomandazione: Raccomandiamo a noi stessi ed alla società italiana tutta un maggiore e
distintivo impegno nelle sedi e nelle forme con le quali la società civile si aggrega ed esprime le
proprie aspettative, necessità ed orientamenti valoriali.
Gennaio 2019

Dopo il saluto di Davide Sassoli, all’ora vice presidente del Parlamento Europeo, sono intervenuti
Gianfranco Cattai, il Coordinatore di Retinopera, e Sonia Mondin, Segretario di Retinopera, mentre
sui 6 punti per l'Europa sono stati rappresentanti delle Organizzazioni di Retinopera. La mattinata è
stata coordinata con grande maestria da Piero Badaloni.
La presentazione dei vari punti è stata affidata a sei relatori rappresentanti tutti gli aderenti a
RETINOPERA e precisamente:
1. Un’Europa democratica e partecipativa: AZIONE CATTOLICA – Matteo Trufelli
2. Un’Europa solidale e accogliente: SANT’EGIDIO – Filippo Sbrana
3. Un’Europa del valore umano del lavoro e del lavoro per tutti: MCL – Maria Pangaro
4. Un’Europa della promozione della cultura, della scienza, dell’arte: MASCI – Carla Colicelli
5. Un’Europa dello sviluppo sostenibile e dell’economia integrale: CVX – Leonardo Becchetti
6. Un’Europa del Terzo Settore e dell’associazionismo, della gratuità: ACLI – Stefano Tassinari
Proposte ulteriori e tempi di realizzazione:
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7 Approfondimento su “Fare rete non è una somma. E’ collegialità e comunione”.
A partire da questa ispirazione che Sua Em. Card Gualtiero Bassetti ci ha consegnato nel
corso dell’assemblea del marzo 2018 e dalle finalità proprie del suo statuto Retinopera con le
sue 20 componenti (associazioni, movimenti, enti,…) avverte fortemente la necessità di
sperimentare nuove modalità di lavoro comune nel rispetto delle singolarità e delle
specificità. Il percorso sarà avviato proprio con il Presidente della Conferenza Episcopale e
quindi evolverà con un processo condiviso e partecipato.
Attività svolte/in corso:
ATTIVITA’ SVOLTA: Il 15 di Novembre 2018 si è tenuto un incontro con Sua Emm. Card. Bassetti sul
Tema “Fare rete non è fare somma. E’ collegialità e comunione …”, i cui contenuti sono stati

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stimolo per tutti noi per orientare i lavori di RETINOPERA, con l’attenzione ad essere più “corpo” e
meno “organi” sparsi, unica voce e bella testimonianza di Chiesa (“non abbiamo un’Italia di scorta!”
Card. Bassetti).
Sua Eminenza Card. Bassetti ha aperto l’incontro con una bellissima riflessione sul tema “Fare rete
non è fare somma. E’ collegialità e comunione. Ci ha consegnato “Parole” importanti per comprendere
che il nostro essere uomini e donne trova pieno significato solo se viviamo in comunione tra di noi,
riscoprendo la nostra umanità come creature in relazione, per “STARE DENTRO COME CREDENTI”
a questo “cambiamento d’epoca”. Appartenenti a realtà diverse, ma unite dalla “Buona Novella”
dobbiamo avere stimoli e coraggio per ripensare la nostra presenza nel mondo, riflettendo come
RETE sulla nostra testimonianza e sulla nostra capacità di parlare alla società attuale. Card.
Bassetti conclude il suo intervento alle ore 17:30, e dopo un ringraziamento da parte del coordinatore
Gianfranco che chiede l’affidamento della nostra realtà alla Sua preghiera, ci sentiamo di proseguire il
nostro cammino sulle strade del discernimento tracciate dal Magistero di Papa Francesco e rafforzate
dall’accompagnamento di sua Eminenza, per essere adulti MAI A CORTO DI SPERANZA!
Proposte ulteriori e tempi di realizzazione:
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