Per il secondo anno consecutivo lassociazionismo cattolico italiano si è ritrovato per una tre giorni dal 18 al 20 settembre ad Assisi al convegno organizzato da Reteinopera su Carità, verità e sviluppo integrale. Una riflessione a tutto campo anche alla luce della recente enciclica di Papa Benedetto XVI, Caritas in Veritate.
Reteinopera,Associazione di secondo livello cui aderiscono associazioni e Movimenti del laicato cattolico,si propone come diffusa opera delle reti,fondata sui principi della dottrina sociale della Chiesa, facendosi espressione dellautonomia e del ruolo costitutivo della società civile.
I lavori, che si sono svolti presso la Sala Stampa del Sacro Convento, sono stati introdotti dal Coordinatore Nazionale di Reteinopera, Franco Pasquali, a cui ha fatto seguito il saluto del Sindaco di Assisi, Claudio Ricci, del Custode del Sacro Convento, Padre Giuseppe Piemontese e dellArcivescovo di Assisi, Mons. Domenico Sorrentino.
Non ha fatto mancare il suo autorevole intervento il Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, Mons. Mariano Crociata, il quale dopo aver sottolineato che Reteinopera rappresenta unesperienza viva e significativa nella Chiesa e nel tessuto sociale, tra laltro ha affermato: Il vostro convenire è il segno di una stagione, quella del ritrovare legami e connessioni nel vasto e complesso mondo cattolico, che è stata provvidenziale nel recente passato e che siamo chiamati a consolidare e sviluppare in modo sempre più adeguato. Mons. Crociata ha poi continuato: Siamo consapevoli, infatti, che in questo modo potremo dare un contributo importante e atteso per il bene comune nel passaggio significativo e incerto di questi anni. Il nostro Paese, come pure il resto del pianeta, si sta infatti misurando con una crisi dai molteplici risvolti, la cui auspicabile uscita potrà determinare nuovi assetti ed inedite prospettive: quelli che matureranno proprio in questi mesi e nei prossimi anni. Il Segretario Generale della CEI nel porre laccento sulla Caritas in Veritate ha evidenziato che per uscire dalla crisi non basta un qualche discorso morale ma serve una nuova e approfondita riflessione su economia e vita sociale. Perché è ormai chiaro che la questione sociale è divenuta radicalmente antropologica. Da qui linvito ai cattolici allimpegno e a tutti gli uomini retti a dare il proprio contributo allauspicabile uscita dalle difficoltà. La Chiesa vuole raccogliere la sfida ha commentato Mons. Crociata di sviluppare lo statuto di cittadinanza nel cristianesimo nella vita e nella cultura contemporanea.
Lappuntamento ha fatto registrare qualificati interventi tra i quali: Mons. Arrigo Miglio, Presidente della Commissione CEI per i problemi sociali e il lavoro, Mons. Giampiero Dal Toso, Sottosegretario del Pontificio Consiglio Cor Unum, Mons. Piero Coda, Presidente dellAssociazione Teologica Italiana e del Presidente Emerito della Corte Costituzionale, Prof. Cesare Mirabelli. Un confronto che si è sviluppato su vari temi non di poco conto: sviluppo umano integrale, orientamenti culturali per un nuovo impegno personale comunitario; quale agenda per lItalia; lavoro; ambiente; migrazioni; educazione e infine una sessione su: Senza fraternità non cè vera solidarietà. Sviluppo dei popoli e centralità delluomo.
Concludendo i lavori, il Segretario Vincenzo Conso ha sottolineato come lEnciclica sia una grande operazione culturale e di pensiero che ci offre le coordinate per individuare un nuovo modello di sviluppo che rimetta al centro la persona. Il Coordinatore Franco Pasquali invece, ha lanciato una iniziativa suggestiva: losservatorio del bene comune che lo stesso ha così descritto: vogliamo dare una risposta a chi chiede cosa sia questo concetto, Individueremo alcune iniziative che lo declinano concretamente, lo esemplificheremo e lo misureremo
Al termine tutti i partecipanti si sono ritrovati nella Basilica Superiore per la Celebrazione Eucaristica.