Il cammino di riflessione di Retinopera che prosegue ormai da alcuni anni ha detto il coordinatore Franco Pasquali introducendo i lavori del Seminario di Ancona – cade oggi in un momento particolare del Paese che vive una situazione di grande incertezza e di grande scoramento. La ripartenza e la rigenerazione per riaccendere il sistema sono un impegno per tutti noi e per Retinopera. E finito un vecchio sistema di fare economia ha aggiunto è finita la stagione in cui tutti si poteva sistemare con lintervento finanziario. Oggi abbiamo lesigenza di liberarci da un debito oppressivo in una situazione di fragilità della politica dellUnione europea e di grande fragilità del nostro Paese. Occorre quindi ridare una gerarchia, mettendo al primo posto la politica, prima delleconomia e della finanza. Ad una crisi strutturale ha detto Pasquali si risponde pensando ad un nuovo modello di sviluppo, con una nuova autorevolezza di una classe dirigente che deve credere in primo luogo nella dignità delluomo e nella solidarietà. Dopo essersi soffermato su alcune realtà del nostro Paese (giovani e famiglie sono gli assi portanti di una società che guarda al futuro) e su alcuni aspetti internazionali come limportanza di unEuropa Unita e la politica del bacino del Mediterraneo, Pasquali ha rilevato che nel nostro Paese la politica deve crescere, fondandosi sempre più sui valori della sobrietà, della trasparenza, dellonestà e della gratuità. Oggi ha aggiunto cè molta effervescenza nellesame dello scenario politico da parte del mondo cattolico. Ci sono stimoli numerosi e positive iniziative che si sforzano di elaborare i fatti. Ma occorre giungere a una sintesi. Lestemporaneità deve tradursi in concretezza. Retinopera ha concluso Pasquali punterà ad ampliare i momenti di confronto nella consapevolezza che il mondo cattolico ha oggi opportunità fondamentali per dare un contributo chiaro e concreto alla crescita del nostro Paese.