Bassetti a Retinopera: «Servono profeti. A Taranto nel segno di La Pira»

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L’INTERVENTO ALL’ASSEMBLEA DEL SODALIZIO DEL LAICATO CATTOLICO

fonte AVVENIRE

Roma

Siamo nel tempo «dei profeti e dei testimoni più che degli esperti e dei maestri ». A guidare l’esempio dei profeti del passato, a partire da Giorgio La Pira, nel segno del quale occorre vivere la tre giorni di Taranto, dove dal 21 al 24 ottobre si svolgerà la 49esima Settimana Sociale dei cattolici italiani. Il presidente del Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, intervenendo all’assemblea triennale di Retinopera ieri all’Università Lateranense di Roma, esorta perciò la rete di organizzazioni laicali cattoliche fondata nel 2002 a vivere il suo servizio con «spirito di profezia» e con la «concretezza delle opere», sapendo «scrutare i segni dei tempi e agire con la libertà dei figli di Dio». Con l’obiettivo ultimo di raggiungere «quel bene comune che sta tanto a cuore alla Chiesa». Saper condividere, infatti, vuol dire saper stare insieme, vuol dire essere comunità, vuol dire agire quindi con quel ‘supplemento d’anima’ a cui tutti si è chiamati. E i due consigli che così l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve si sente di dare sono innanzitutto «ricordare la primazia del laicato maturo e consapevole nell’impegno sociale» e poi ribadire «l’unità della dottrina sociale della Chiesa cattolica», superando «i vecchi steccati tra ‘i cattolici della morale’ e ‘i cattolici

del sociale’». La sfida più grande che ha davanti Retinopera nel percorso che porterà al Sinodo, insomma, è saper vivere a pieno la condivisione, alimentando concretamente «la capacità di dialogo e di incontro evocata sempre da Papa Francesco» verso chi la pensa diversamente. Il valore del servizio «quotidiano e originale alla Chiesa» delle organizzazioni di Retinopera perciò va reso espressione «concreta e fattiva», perché in questo modo può emergere – ricorda il cardinale Bassetti – «la vostra specificità laicale, il vostro saper stare immersi nel mondo senza distaccarsi da esso». Ecco perché tutto il lavoro che verrà svolto a Taranto durante la Settimana sociale non va fatto cadere nell’oblio, deve diventare al contrario «segno e testimonianza». Ma il ruolo delle associazioni come Retinopera – espressione di 23 realtà del mondo cattolico – può essere preziosissimo anche in altro modo, magari dando «una linea di concretezza e continuità» all’incontro dei vescovi del Mediterraneo che si svolgerà a Firenze a febbraio del 2022 incentrato sul tema della cittadinanza e nel segno di Giorgio La Pira. Non serve tuttavia, sottolinea il responsabile dei vescovi italiani, organizzare momenti di incontro sull’argomento che abbiano valenza definitiva o grandiosi. Invece «serve l’umiltà dei piccoli passi e la concretezza delle opere di misericordia».


Il cardinale presidente della Cei indica la strada verso il Sinodo e la Settimana Sociale: «L’umiltà dei piccoli passi e la concretezza delle opere di misericordia»